testo di Deborah Brivitello
E' terminato l'11 maggio il workshop di costruzione con materiali
naturali - in questo caso la canna "Arundo Donax" – che si è svolto al
Politecnico di Bari.
Il laboratorio durato circa una decina di giorni, era gratuito e aperto a
tutti gli studenti del Politecnico. E' nato da un'iniziativa
dell'associazione Studenti Democratici ed è stato organizzato da
"Lan_Laboratorio Architetture Naturali".
Le lezioni sono state tenute dal Dott. Francesco Poli, architetto
impegnato nella sperimentazione di architetture con materiali naturali.
La struttura realizzata, si trova nei pressi dell'ingresso di Via Re
David del campus universitario ed è stata progettata dall'arch. Poli.
La leggerezza e la natura si concretizzano in questa struttura
suggestiva, di forte impatto, che fonde la semplicità del materiale alla
creatività della forma. La realizzazione ha avuto varie fasi, dalla
pulizia di ogni singola canna, all'intreccio, fino all'innalzamento con
le complesse soluzioni finali! Un'interessante esperienza sia per
l'insegnante che per i partecipanti,..... "la canna ha molteplici
possibilità di utilizzo, dal design all’architettura, passando per
l’arte" come ci ha raccontato l'architetto Poli in un'intervista......
D: "Dott. Poli, com'è nata l'idea di un workshop sulla costruzione con la canna?"
R: "E' un modo per diffondere tecniche costruttive con un materiale che
normalmente siamo abituati a vedere in altri contesti e che spesso
tendiamo a ignorare. Inoltre è ciò che sto facendo nell’ultimo periodo
attraverso i laboratori tenuti con l’associazione. La canna ha
molteplici possibilità di utilizzo..... Le forme che si riescono ad
ottenere, attraverso il metodo appreso dal Gruppo Canyaviva, sono tra le
più strabilianti. Inoltre la canna è un materiale economico,
paragonabile al bambù, che nella nostra terra è presente in grandi
quantità, quindi un materiale a km zero. Nel suo ciclo di vita assorbe
una notevole quantità di anidride carbonica, la sua coltivazione sarebbe
anche auspicabile. E poi vi è la parte relativa i suoi molteplici
utilizzi e la possibilità di sfruttare la sua flessibilità per ottenere
forme che normalmente risulterebbero esageratamente onerose se fossero
realizzate con altri materiali. E' anche un materiale pulito e di facile
lavorazione."
D: "Quali sono le motivazioni che hanno spinto i ragazzi a frequentarlo?"
R: "Era rivolto a tutti gli studenti del Politecnico e dai partecipanti
si è evidenziata la voglia di apprendere cose innovative e di veder
realizzata un’opera con le proprie mani."
D: "Ci parla della struttura che avete costruito?"
R: "L’opera realizzata appartiene ad un percorso di ricerca e
sperimentazione che sto svolgendo negli ultimi tempi attraverso
l’utilizzo dell’Arundo Donax con il sistema a fasci. La forma è il
risultato dello uno studio di una geometria che andasse oltre le
strutture sino ad ora realizzate. Di sicuro si troveranno esemplari
simili in qualche parte del mondo, di mio ne ho visti alcuni che
utilizzano il bambù. L’installazione rimarrà al Politecnico per un
periodo non definito, almeno un anno sarà in esposizione."
D: "Dove avete reperito i materiali? Come è stato organizzato - in modo concreto - il workshop?"
R: "Le canne sono state tagliate in un terreno di proprietà privata in
località Cozze – Mola di Bari grazie alla gentile concessione del
proprietario. Il resto del materiale è costituito da cordame di canapa e
sisal che è stato acquistato da rivenditori specializzati. Di reperire
questi materiali me ne sono occupato io e ho aperto la partecipazione al
taglio delle canne agli stessi studenti che in tal maniera hanno
appreso le nozioni fondamentali relative la gestione di un canneto e le
proprietà fisiche delle stesse canne. Successivamente, dopo aver
trasportato le canne al Politecnico, si è passati alle fasi di pulizia,
classificazione e assemblaggio. Infine abbiamo innalzato le arcate e,
dopo averle fissate l’una con l’altra, la struttura è stata rivestita da
canne intrecciate. La struttura terminata è stata inaugurata l'11
maggio con un pic nic nell’area giardino che ha assunto una nuova veste.
Infatti con questa operazione, insieme alla precedente realizzata con i
ragazzi di Ingegneria Senza Frontiere che tra l’altro stanno redigendo
un progetto di riqualificazione per quest’area, si spera di ridar vita
ad uno spazio che ormai da anni è caduto in disuso:"
D: "Chi ha finanziato questo progetto? Ci sarà un seguito?"
R: "Il progetto è a cura dell’associazione studentesca Studenti
Democratici con il contributo del Politecnico di Bari. Un seguito ci
sarà già dalla prossima settimana, con i ragazzi che vi hanno
partecipato realizzeremo una struttura temporanea in Bambù che verrà
successivamente esposta al Fortino in occasione della “Primavera
Mediterranea", nei giorni 17-18-19 maggio a Bari!"
http://www.puglialive.net/home/news_det.php?nid=55666#
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