Salice

Le costruzioni in salici viventi costituiscono un’ottima occasione per creare padiglioni estivi e strutture gioco per i ragazzi, che si distaccano dai giochi standard che ormai uniformano il paesaggio dei parchi gioco.
Offrono inoltre l’occasione di coinvolgere sia nella progettazione che nella realizzazione ragazzi e bambini che saranno poi i diretti usufruitori di queste strutture e dal punto di vista ecologico-paesaggistico sono anche un pretesto  per inserire nuovo verde nei parchi gioco. Queste strutture viventi caducifoglie cambiano nelle stagioni diventando ottimi nascondigli e occasioni di ombreggiamento nei periodi estivi ed invece strutture ben definite, ma assolate, nei periodi invernali.

Tra le diverse specie arboree, da utilizzare vive,  per eseguire piccole costruzioni all’aperto, il salice é forse la più adatta per  alcune sue caratteristiche peculiari:
- la sua capacità di riproduzione per talea che permette un rapido sviluppo della pianta a partire dalla piantumazione di rami;
- la sua forza vitale e riproduttiva che offre una certa garanzia di crescita su diversi terreni (il salice é infatti una pianta pioniera non solo lungo le rive dei fiumi ma anche in terreni poveri);
- la flessibilità ed elasticità che la rende adatta a seguire diverse forme e permette l’intreccio dei suoi rami per formare pareti solide e completamente coperte di foglie;
- la grande diffusione e dunque facile reperibilità su tutto il territorio italiano.

I rami scelti per la costruzione vanno tagliati durante il periodo di riposo vegetativo (da novembre a fine febbraio). Da subito conviene togliere ramificazioni laterali, così da dare maggior forza alla talea che si svilupperà vigorosa fin dal primo anno con nuovi getti e nuove radici. In questo modo si diminuisce la superficie vegetale di evaporazione e si mantengono più sostanze nutritive per i nuovi getti.
Se  la piantumazione della talea avviene molto tempo dopo il taglio della medesima dalla pianta, conviene preservarla in luogo buio e umido ricoprendo il ramo di foglie o immergendolo in parte nell’acqua (in uno stagno o in un secchio ad esempio). Bisogna infatti proteggere le talee dai raggi solari ed evitare che secchino.

Il periodo più adatto per piantare va dagli inizi di novembre a marzo-aprile, assicurandosi giornate in cui non geli (sia di giorno che di notte).
Per aver un buon radicamento e crescita delle talee di salice bisogna far attenzione al rapporto tra la parte che interriamo e quella che resta all’aria.
Come regola generale per rami di una certa altezza le parti interrate devono essere lunghe almeno  1/3 dell’altezza totale.
Le talee devo essere piantate con la sezione maggiore  del ramo nella terra così da crescere e fare nuovi getti conformemente al senso della loro crescita (il senso della crescita si può distinguere anche dalle gemme laterali che devono avere la punta verso l’alto).
L’apporto di acqua é consigliato almeno per il primo anno, sia per velocizzarne la crescita, sia per compensare eventuali periodi di siccità quando le radici non sono ancora sufficientemente profonde.





 architetture di salice 
Marcel Kalberer
http://www.sanftestrukturen.de/